Dsquared² per Kartell Loves Milano
Anche Dsquared², in occasione dell’imminente Salone del Mobile, parteciperà al progetto speciale promosso da Kartell: una grande mostra-evento, vero e proprio tributo alla città di Milano, che dagli anni Cinquanta è la culla del design italiano.
Dean e Dan Caten, stilisti della Maison, hanno voluto aderire a questa ambiziosa iniziativa accettando la sfida della nota azienda di design che ha proposto a personalità milanesi di nascita o d’adozione, di reinterpretare uno dei pezzi cult del brand e hanno scelto di rivisitare e “milanesizzare” la sedia Masters – disegnata da Philippe Starck.
Dicono Dean e Dan Caten:
“Abbiamo scelto istintivamente di reinterpretare la Masters. In seguito, ci siamo soffermati sulla storia di quest’oggetto di design. Ci ha colpito la capacità di sintesi di Philippe Starck. In quest’unica sedia sono riunite tre icone del design contemporaneo. Il suo schienale, caratterizzato dall’intreccio curvilineo delle tre diverse spalliere, da vita ad un gioco di pieni e di vuoti che ci ha fortemente ispirato. Ci ha fatto pensare ad un intreccio di rami, noi siamo canadesi e amiamo molto la vita all’aria aperta e la natura. Quando siamo a Milano non abbiamo tempo di goderci i parchi cittadini, che pure sono molto belli e vivi, quindi abbiamo pensato di portarci un po’ di verde in casa”.
All’appello del design, oltre ai gemelli Caten, hanno risposto in molti. Personalità differenti che provengono da settori professionali completamente diversi: moda, design, arte, fotografia, letteratura, spettacolo, musica e cucina, che hanno voluto dare vita ad un grande progetto corale.
Saranno complessivamente 45 le opere in mostra, che verranno esposte la sera del 12 aprile presso il flagstore Kartell di via Turati, un’occasione unica per ascoltare “storie” che, in modo personale e intimo, reinterpretano un oggetto di design.
Successivamente, Kartell organizzerà un’asta benefica e il ricavato della vendita di questi esemplari unici verrà interamente devoluto a favore della Fondazione Umberto Veronesi.